30.9.08

Fight Club life

Ieri sera, come ogni sera, stavo leggendo il mio libro del momento, "Fight Club" di Chuck Palahniuk.

Ho letto qualcosa (capitolo 20) che mi ha dato parecchio da pensare, tanto che ho dormito davvero male: credo che il mio Minime abbia messo in moto i soliti trip mentali.

Il nostro eroe deve condurre il Progetto Caos che, tra le altre cose, consiste nel "portare a Tyler (il boss dell'organizzazione Fight Club, ndr.) dodici patenti. Per dimostrare che ciascuno di noi aveva fatto dodici sacrifici umani".

La vittima che sceglie il protagonista è un 23enne tassista, Raymond Hessel, che per 14 dollari all'ora si smazza dalla mattina alla sera. Beh, ve la faccio breve, il tizio si avvicina al ragazzo e puntandogli una pistola alla testa gli annuncia la sua morte imminente.
Fruga nel borsellino, trova una tessera studentesca scaduta e scopre che il ragazzo una volta è stato uno studente universitario che ha lasciato gli studi a metà.

"Che cosa vuole fare Raymond Hessel da grande?", gli chiede lui.
"Veterinaria".

Ecco il trafiletto che conclude la scena

"Allora torna a scuola, ti ho detto. Se domani mattina ti svegli, trovi un modo di tornare a scuola.
Ho schiacciato l'estremità bagnata della pistola sull'una e sull'altra guancia e poi sul mento e poi di nuovo sulla fronte l'ho lasciata lì. In questo momento potresti tranquillamente essere morto, ti ho detto.

Ho la tua patente.

So chi sei. So dove abiti. Mi tengo la tua patente e ti tengo d'occhio, signor Raymond K. Hessel. Fra tre mesi e poi fra un anno e se non sei tornato a scuola per studiare da veterinario, sarai morto.

Tu non hai detto niente.

Vattene da qui e fai la tua piccola vita, ma ricordati che ti sorveglio, Raymond Hessel, e preferisco ammazzarti che vederti fare un lavoro di merda per quei quattro soldi che ti servono per comperarti del formaggio e guardare la tele.
"

Tratto da "Fight Club", Chuck Palahniuk, Mondadori Editore

Vi citerei tutto il capitolo 20 ma è uno di quei libri che è proprio necessario comprare e leggere almeno una volta nella vita. Soldi spesi bene, secondo me.

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